Chirurgia Orale
Soluzioni definitive per tornare a sorridere
Chirurgia Orale
Soluzioni definitive per tornare a sorridere
Chirurgia orale cos’è e quando serve
La chirurgia orale interviene per offrire una soluzione definitiva ad un disturbo che non può essere risolto con approccio esclusivamente farmacologico. Solitamente gli interventi di chirurgia orale offrono una soluzione clinica definitiva per problematiche molto diverse e per differenti livelli di complessità. Presso lo Studio odontoiatrico Brotto Del Ponte, situato nel cuore di Milano, impieghiamo la chirurgia orale per interventi quali:
- Estrazioni dentali: per denti compromessi e danneggiati da traumi
- Estrazione dei denti del giudizio
- Rimozione di cisti
- Denti inclusi: si interviene chirurgicamente per estrarre denti bloccati dentro l’osso
- Rigenerazione ossea
- Inserimento di impianti a carico immediato (all on four)
- Lembi gengivali (trattamento delle recessioni gengivali)
Estrazione dente del giudizio
Se un dente del giudizio non ha spazio sufficiente per crescere (dente del giudizio ritenuto) e quindi provoca dolore, infezione o altri problemi dentali, potrebbe essere necessario rimuoverlo. Per prevenire problemi futuri, in alcuni casi si consiglia rimuovere i denti del giudizio anche quando non stanno ancora causando problemi.
Estrazione dente del giudizio
Potrebbe essere necessario rimuovere i denti del giudizio inclusi se ti causano:
- Dolore
- Accumulo di cibo dietro i denti del giudizio
- Infezione o malattia gengivale (parodontite)
- Carie in un dente del giudizio
- Danni ai denti vicini o all’osso circostante
- Formazione di un sacco pieno di liquido (cisti) intorno al dente del giudizio
- Complicazioni con trattamenti ortodontici per raddrizzare altri denti
La rigenerazione ossea
Affinché un impianto dentale abbia successo, la qualità dell’impianto è importante quanto quella del tessuto osseo della mascella o della mascella in cui è integrato. Senza una buona superficie ossea, è molto difficile che l’impianto rimanga a lungo nella bocca del paziente: i dentisti stimano che l’area ossea che sostiene un impianto dovrebbe essere alta almeno 10 mm e alta 5 mm di spessore.
Esistono vari materiali che utilizziamo nel nostro Studio dentistico a Milano, per ottenere la corretta osteintegrazione di un impianto, tra i principali: le membrane e gli innesti d’osso. Gli innesti sono piccoli “trapianti ossei”, sia frammenti dell’osso proprio del paziente (autotrapianti), di altra specie (xenotrapianti) sia con materiali sintetici. L’opzione preferita è l’osso del paziente, ma queste non sempre è possibile.
Questi innesti consentono di aumentare sia la larghezza che l’altezza dell’osso della mascella o della mandibola dove verrà posizionato l’impianto. Sono ampiamente utilizzati soprattutto nella mascella, con la tecnica nota come rialzo del seno mascellare.
Grazie agli innesti ossei, e dopo pochi mesi, si può raggiungere il livello di quantità e qualità ossea necessaria per un impianto.
Membrana per l’innesto
In molti casi l’integrazione dell’innesto nella mascella o nella mandibola non è automatica e gli implantologi devono ricorrere all’uso di membrane che supportano il “mini-trapianto” in modo che non si muova fino a quando non è integrato nel resto dell’osso. Queste membrane possono essere sintetiche o costituite da molecole biologiche, come il collagene.
La rigenerazione ossea
Affinché un impianto dentale abbia successo, la qualità dell’impianto è importante quanto quella del tessuto osseo della mascella o della mascella in cui è integrato. Senza una buona superficie ossea, è molto difficile che l’impianto rimanga a lungo nella bocca del paziente: i dentisti stimano che l’area ossea che sostiene un impianto dovrebbe essere alta almeno 10 mm e alta 5 mm di spessore.
Esistono vari materiali che utilizziamo nel nostro Studio dentistico a Milano, per ottenere la corretta osteintegrazione di un impianto, tra i principali: le membrane e gli innesti d’osso. Gli innesti sono piccoli “trapianti ossei”, sia frammenti dell’osso proprio del paziente (autotrapianti), di altra specie (xenotrapianti) sia con materiali sintetici. L’opzione preferita è l’osso del paziente, ma queste non sempre è possibile.
Questi innesti consentono di aumentare sia la larghezza che l’altezza dell’osso della mascella o della mandibola dove verrà posizionato l’impianto. Sono ampiamente utilizzati soprattutto nella mascella, con la tecnica nota come rialzo del seno mascellare.
Grazie agli innesti ossei, e dopo pochi mesi, si può raggiungere il livello di quantità e qualità ossea necessaria per un impianto.
Membrana per l’innesto
In molti casi l’integrazione dell’innesto nella mascella o nella mandibola non è automatica e gli implantologi devono ricorrere all’uso di membrane che supportano il “mini-trapianto” in modo che non si muova fino a quando non è integrato nel resto dell’osso. Queste membrane possono essere sintetiche o costituite da molecole biologiche, come il collagene.
Chi ha bisogno di rigenerazione ossea?
I pazienti che hanno trascorso molti anni edentuli (senza denti) tendono ad avere la perdita ossea più significativa e, in questi casi, uno di questi trattamenti di rigenerazione ossea è quasi sempre necessario prima dell’inserimento dell’impianto.
Le persone anziane, con malattia parodontale e/o che fumano tabacco (che pregiudica la vascolarizzazione dell’area e fa diminuire la qualità dell’osso), sono solitamente i pazienti che più spesso hanno bisogno di queste tecniche prima di ottenere un impianto dentale.
Recessioni gengivali: cosa sono
I casi più frequenti che troviamo nel nostro Studio dentistico, situato a Milano, sono quelli di pazienti con difetti del tessuto gengivale derivati da una variazione del margine gengivale. Ciò implica una maggiore esposizione del collo dentale, dando una sensazione di allungamento del dente.
Questo difetto è noto in odontoiatria come “recessione gengivale“, una situazione che può causare, oltre al problema estetico, difficoltà nello spazzolamento o sensibilità del dente o della gengiva.
Tra le sue cause possono esservi fattori predisponenti come gengive sottili (fenotipi fini) o esistenza di deiscenze ossee delle radici (radici sporgenti al di fuori del contorno osseo del mascellare).
Oltre a questi fattori, altre circostanze scatenanti si causano l’innesco della retrazione gengivale, come traumi ripetuti come lo sfregamento di un piercing, l’impatto di un gancio di ritenzione di una protesi rimovibile, o una tecnica di spazzolamento aggressiva -effettuano movimenti errati o usando spazzolini inappropriati, con spazzole con setole rigide o danneggiate dall’uso.
Trattamento delle recessioni gengivali
Il trattamento delle recessioni gengivali è chirurgico e può essere effettuato con lembi gengivali, cioè prelevando tessuto gengivale da zone vicine alla recessione e poi posizionandolo, oppure attraverso innesti di tessuto gengivale dal palato. Il tessuto del palato è normalmente posto nella recessione disepitelizzato, cioè senza uno strato epiteliale. In questo caso viene utilizzato solo tessuto connettivo, che dà ottimi risultati estetici e funzionali.
Sorriso gengivale
C’è chi, sorridendo, mostra una quantità di gengiva maggiore del solito. Questa predominanza della gengiva, nota come sorriso gengivale, può essere per molte persone una semplice caratteristica del loro sorriso.
Tuttavia, per altri è un problema estetico che determina persino difficoltà nell’autostima.
A quelle persone per le quali il sorriso gengivale o il gummy smile è un complesso, è molto importante dire loro che, nella maggior parte dei casi, ha una soluzione.
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